Tuesday, May 29, 2012

Autoritratto

Autoritratto

È questa vita tumultuosa per me non altro che suono di flauto, la sottile seduzione della viola o la musica del mare addormentato tra le braccia di una conchiglia nel suo astrarsi nell'eco. Non so neanch'io perché nasce il sangue da un colpo di testa e di spada, il suo sibilo vittorioso ed io con lui.

È strano nessuno me lo aveva mai detto che il cervello dell'uomo potesse racchiudere il cielo del paradiso e quello dell'inferno. Non c'è nulla che io non possa affrontare: il denaro rubato, il silenzio del corpo, il tedio dell'amore, la sua voce. La mia voce è vera sapienza. Petali di loto, canzonetta nel bosco.

Non vi è pace sotto la luce del giorno piena d'altre luci dove anche l'anima vole incerta di ramo in ramo o entra a caso nel calice di un giglio oppure fa oscillare il passo del pastore mentre coglie il tiepido azzurro d'un giacinto. Qui mi pare, in questo nostro mondo che non conosce riposo, quaggiù io feci giuramento.

E benché il rimorso mi segua come un'ombra nell'ombra sempre pronto a colpirmi, io sono felice d'aver amato e penso a tutto il sole e a tutta la luna. Cerco nei miei occhi ciò che ha rivelato la violenza della ragione, l'eccesso delle passioni e di baci mai dati. Di canti mai cantati.

Pugnalare la mia giovinezza con le armi della disperazione, esibire la sgargiante fede di quest'epoca, lasciare nelle mani più abbiette il mio solo lavoro, avere l'anima prigioniera nella rete della bellezza. Giuro che non amo tutto questo. Sei tu che vuoi che diventi più grande e poi più meschino secondo i tuoi insegnamenti. Mi costringi all'uguaglianza all'imitazione del nome. Sazio di smarrimento non voglio invano seguire le tue orme. Così ti vendo al primo che si offre come un'alba di un posto qualunque.

da Caravaggio - Michelangelo Coviello



Self-Portrait

This tumultuous life is nothing for me but the sound of a flute, the subtle seduction of a viola or the music of the sea gone to sleep between the arms of a shell become an echo. Even I don't know why blood is born from the striking of a head or sword, its hissing victorious and I with it.

It's strange no one ever told me that man's brain could contain both the skies of heaven and of hell. There is nothing I can't cope with: stolen money, the silence of the body, the tedium of love and also its voice. My voice is true wisdom. Lotus petals, ballad in the wood.

There is no peace under the light of day full of other light where even the soul flies uncertain from limb to limb or enters by chance in a lily cup or else makes the shepherd stumble while gathering the hyacinth's warm blue. It seems to me that here in this world that never rests, in this world down here I've sworn the pledge.

And though regret trails me like a shadow in the shade, always there to strike me, I am happy to have loved and to think about the whole of the sun and the whole of the moon. In my eyes I look for what has revealed the violence of reason, the excess of passion and of kisses never given. Of singing never done.

Strike my youth with the weapons of despair, exhibit the gaudy faith of these times, leave to wealthier hands my only work, have my soul imprisoned in a beauty net. I swear I don't like all this. It's you who want me to get bigger and then pettier, following your teaching. You force me to accept the sameness, the imitation of a name. Satiated with lost wandering, I don't want to adopt your rules in vain. That's why I'm selling you to the first one who comes along, like dawn somewhere ordinary.

from Caravaggio - Michelangelo Coviello